lunedì 11 aprile 2011

Attila



Credi ancora di essere d'ispirazione per i tuoi servitori
mentre io credo che piuttosto ti serva una candela

Qui è tutto impregnato di te
non cresce più erba in questa parte di cuore
e le genti piangono nel tuo nome

Come puoi permettere loro di non chiedersi mai perché?
La luce fu portata dagli inferi molte generazioni orsono
perché dovrebbero ancora patire nel tuo nome?

Invece sei vecchio e gommoso

Il castello d'Otranto



Guardiamo sempre dall'altra parte
diciamo sempre di esserci amati,
ma ora ora è così tardi...

Vibrano le mura dei nostri castelli di sabbia
fissiamo il vuoto nella finestra
cantiamo la solita filastrocca
ascoltiamo le vecchie menzogne

per averti sempre con me